Il montaggio video e il live streaming possono andare a braccetto, lo sapevi?
Concludo la serie di articoli che il laboratorio di Algoritmo Umano ha dedicato al mondo del live streaming con la scoperta di una parte del lavoro sulle dirette via social network che può essere sviluppata durante e dopo l’emissione dell’evento: il montaggio video in diretta. Sto parlando della costruzione dello stesso evento in modo che, al termine, il video che ne scaturisce sia un video già editato, chiuso e completo. Oppure della rielaborazione post evento di ulteriori formati e di ulteriori tipologie di contenuti multimediali visuali che possono essere riproposti su differenti piattaforme.
Insomma, il mondo del live streaming regala inaspettate opportunità di rivedere i concetti, i fondamenti del montaggio video e ora vado a spiegarti la cosa nello specifico. Sto parlando, infatti, delle straordinarie possibilità offerte dal live editing che può essere interpretato in modo professionale ed efficiente in piattaforme di live streaming in mobilità come Switcher Studio.
L’importanza di scrivere una diretta
Il montaggio video in diretta, in inglese live editing, è un arte che va pensata prima di essere messa in opera. Se vuoi usare, quindi una diretta in modo da creare un flusso di lavoro tale per cui il risultato sia un video montato, devi prima scrivere tutte le operazioni da compiere per fare in modo che il tuo agire produca gli effetti desiderati nel “program” finale che viene emesso dalla piattaforma di live streaming.
Per cercare di comprendere meglio la procedura, ti metto qui un video sul live editing tratto dal canale YouTube di Switcher Studio.
I fondamenti del montaggio video live
Il live editing è una pratica che consente agli utenti di apportare modifiche dirette e immediatamente visibili a un documento multimediale, senza dover fare operazioni di salvataggio. Questa funzionalità permette a chi la utilizza di apportare modifiche in tempo reale, consentendo loro di vedere immediatamente i risultati delle loro azioni. Questo processo di modifica in tempo reale offre una maggiore flessibilità e rapidità nel creare e aggiornare contenuti, consentendo di apportare modifiche in modo intuitivo. Grazie al live editing, gli utenti possono adattare il contenuto alle loro esigenze senza conoscere a fondo le operazioni complesse dei programmi di montaggio video.
Quella qui sopra è una definizione di live editing che ho chiesto all’AI, la quale mi ha risposto in modo sempliciotto e schematico,. Ha, diciamo, evidenziato un concetto interessante, le modifiche che fai a un contenuto multimediale e per farle devi avere solo il software giusto e sapere come mettere in fila le operazioni in modo da realizzarle senza stare a conoscere la marea di bottoni e comandi di un programma di montaggio video normale.
Attenzione, il montaggio video non vale con tutto
ll montaggio video in diretta non vale con tutto e non vale per tutto. Innanzitutto devi avere a disposizione software per le dirette multicamera come Switcher Studio o, al limite, Cinamaker o simili. Il live editing lo fai solo con quei programmi che hanno una parte dedicata alle sorgenti nella quale puoi mettere in fila, in successione, tutti gli elementi che mandi in “live” (o meglio in falso live) per comporre il risultato montato del tuo contenuto video o audio.
Un esempio pratico, l’intervista a due voci
Ci sono tanti tipi di video che puoi fare con il montaggio video in diretta. Trovando la giusta scalettatura puoi creare contenuti in live editing di ogni genere. Precisiamo: i contenuti che metti in fila per creare il risultato possono essere acquisiti in diretta, oppure possono essere immagini fatte in precedenza. Prendi le immagini in diretta se colleghi le fonti video alla regia, altrimenti devi solo caricare i contributi nella giusta sequenza.
Detto questo ti faccio un esempio pratico. Metti che devi realizzare un’intervista a due voci: la tua e quella del protagonista. Ok, scegli la location, metti giù le camere (nel mio caso gli iPhone) e fai le due inquadrature. Poi crei le due grafiche come il tuo nome e il suo e magari stabilisci un titolo. Stabilisci o meno se ci deve essere un logo e se determinate domande devono avere immagini di corpertura a sostegno. Poi scaletti tutto così:
- Intervistatore in camera
- immettere logo
- immettere sottopancia intervistatore
- A presentazione avvenuta intervistato in camera
- immettere sottopancia intervistato
- Domanda uno intervistatore in camera
- Domanda uno risposta intervistato in camera
- Domanda 2 ….
- Domanda X intervistatore in camera
- Domanda X risposta intervistato in camera.
- Immagini di copertura sopra voce intervistato.
- Altre domande con medesima successione inquadratureIl
Dalla scrittura all’editing in velocità
E via così, fino alla fine dell’intervista, con l’ultima risposta dell’intervistato e i tuoi saluti come intervistatore. Naturalmente al punto otto ho messo dei puntini di sospensione per indicarti che, insomma, la successione delle domande dell’intervistatore e delle risposte dell’intervistato va avanti. Con lo stesso schema.
Insomma il live editing è una costruzione scritta di successioni di immagini, elementi grafici ed elementi multimediali che devono comporsi. Devono mettersi in fila nella tua testa prima e poi nella successione delle operazioni dentro i software di diretta social. Dandoti un risultato finale montato. Un mondo da scoprire, perché quando ci fai la mano potresti non “riaverti” più e cambiare modo con cui concepisci e crei video.
Un mare di opportunità
Il laboratorio Algoritmo Umano crea da tempo video in live editing. Ora non ti sfuggirà che con questa tecnica, con gli iPhone, gli iPad e con Switcher si possa realizzare una serie enorme di format “live”. Corsi, presentazioni, talk, interviste, eventi, video storie, video news, tg, programmi tv: insomma, di tutto.
Con questo articolo finisce il primo viaggio di Algoritmo Umano alla scoperta del live streaming e del live editing. Gli altri articoli li puoi trovare qui sotto: