Algoritmo Umano ha parlato con Chat GPT.

Ha parlato dell’uso dell’intelligenza artificiale nel giornalismo, facendo alla piattaforma di generazione di contenuti testuali una domanda precisa che è la seguente: “A cosa serve l’intelligenza artificiale nel giornalismo?”
La risposta dell’Algoritmo non Umano
L’algoritmo non umano presente sul sito OpenAI ha risposto in questo modo:
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata nel giornalismo in diverse modalità, tra cui:
- Automazione della produzione di notizie: L’IA può essere utilizzata per scrivere articoli di notizie basati su dati e informazioni strutturate, come risultati sportivi, dati finanziari o report di eventi. Ciò può consentire di creare notizie in modo più efficiente e veloce.
- Personalizzazione delle notizie: L’IA può essere utilizzata per creare raccomandazioni di notizie personalizzate per gli utenti in base alle loro preferenze e ai loro comportamenti di lettura. Ciò può aumentare l’engagement degli utenti e migliorare l’esperienza di lettura.
- Verifica dei fatti: L’IA può essere utilizzata per verificare la veridicità delle notizie e prevenire la diffusione di notizie false o errate. Ciò può aumentare la credibilità del giornalismo e migliorare la fiducia degli utenti nella veridicità delle notizie.
- Analisi dei dati: L’IA può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e identificare trend e pattern che possono essere utilizzati per creare notizie o approfondimenti.
In generale, l’utilizzo dell’IA nel giornalismo può migliorare l’efficienza, la precisione e la personalizzazione della produzione di notizie, ma è importante garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico e responsabile per garantire la qualità e l’affidabilità delle notizie.
La seconda importante domanda
L’Algoritmo Umano ha poi rivolto una seconda domanda al “cervello” di Chat GPT. Eccola: “Come cambia il lavoro del giornalista con l’uso dell’intelligenza artificiale?”.
Questa la risposta scritta da Chat GPT per ottemperare alla richiesta fatta. Naturalmente tutto in pochissimi secondi.
L’intelligenza artificiale (IA) ha avuto un impatto significativo sulla professione giornalistica, cambiando il modo in cui i giornalisti raccolgono, analizzano e diffondono le notizie.
Ecco alcuni dei modi in cui l’IA ha influenzato il lavoro del giornalista:
- Ricerca e raccolta di informazioni: l’IA può aiutare i giornalisti a raccogliere informazioni dalle fonti online e offline in modo più efficiente e accurato. I programmi di raccolta di notizie basati sull’IA possono analizzare grandi quantità di dati e filtrare le informazioni pertinenti.
- Scrittura automatizzata: l’IA può generare articoli di notizie automatizzati sulla base di dati e statistiche. Questo può ridurre il tempo necessario per la scrittura di articoli di notizie e consentire ai giornalisti di concentrarsi su notizie più complesse e approfondite.
- Analisi dei dati: l’IA può aiutare i giornalisti a estrapolare informazioni e analisi dai dati. I giornalisti possono utilizzare programmi di analisi dei dati per identificare tendenze e correlazioni in grandi quantità di dati.
- Personalizzazione delle notizie: l’IA può personalizzare le notizie in base alle preferenze degli utenti, fornendo loro notizie pertinenti e rilevanti.
- Controllo dei fatti: l’IA può aiutare i giornalisti a verificare i fatti e prevenire la diffusione di informazioni false o errate.
In sintesi, l’IA ha cambiato il modo in cui i giornalisti raccolgono e analizzano le notizie. Tuttavia, nonostante l’efficienza che l’IA può fornire, i giornalisti devono comunque utilizzare il loro giudizio professionale per garantire l’accuratezza, la coerenza e l’etica delle notizie.
Intelligenza artificiale e giornalismo: la prima considerazione
Ho iniziato da qui a parlare dell’interazione dell’intelligenza artificiale con il giornalismo (e più in generale con la produzione del contenuto per l’informazione) perché mi sembrava giusto iniziare il confronto con lo strumento. In questi mesi il giornalismo americano sta precorrendo i tempi e si sta abbandonando a un uso smodato di strumenti come Chat GPT per la produzione delle notizie. Questo è significativo del fatto che il giornalismo non ha ancora capito qual è la vera rivoluzione e la vera importanza dell’entrata della AI nella produzione qualitativa di contenuti multimediali.
Algoritmo Umano è un laboratorio che sviluppa cultura anche per il mondo del giornalismo e dei giornalisti e non può non considerare l’importanza di questo strumento, ma deve anche avere il coraggio di indicare la strada da percorrere per utilizzarlo correttamente.
Intelligenza artificiale e giornalismo: dove stare
L’indicazione è semplice da dire e molto difficile da interpretare: l’intelligenza artificiale è come una macchina fotografica, come uno smartphone, come un computer. Si tratta, infatti, di un ferro del mestiere che il giornalista deve usare prima che lo stesso… lo faccia fuori. Serve per produrre contenuti di base, quelli d’appoggio al cuore di un’inchiesta o di un articolo. Serve a verificare i dati. Serve a darci una nuova dimensione e una nuova posizione, come giornalisti, nell’ambito del processo di creazione del contenuto multimediale.
Tempo fa ho avuto l’occasione di insegnare in una scuola di giornalismo italiana e ho giocato con gli studenti a inizio lezione chiedendo loro: “Dove si gioca il futuro del giornalismo?”. Non starò qui a dire le loro variopinte risposte, ma ti dico la mia: si gioca nella distanza fra il giornalista e l’intelligenza Artificiale.
Il giornalista dovrà stare un po’ più distante dalla scrivania e dal computer, perché l’esecuzione del contenuto sarà molto probabilmente sempre più affidata agli algoritmi. Dovrà però rivendicare una posizione più creativa, più elaborativa e più progettuale nell’ambito della produzione del contenuto. Mi spiego: il giornalista potrà anche non scrivere più, ma avrà più tempo per pensare, per guardare i dati, per verificare le fonti, per progettare l’esperienza di assunzione del contenuto da parte del lettore-spettatore-uditore.
Il nuovo giornalista
Insomma, io vedo il giornalista come una figura che progetta le notizie, le pensa, le disegna. Poi dice all’intelligenza artificiale cosa deve fare e come, mettendosi a guardare lo spettacolo mentre quella esegue e curando poi la coerenza, l’esattezza e l’eticità di quello che è il risultato della produzione automatizzata. Questa è la nuova posizione del nuovo giornalista. Una sfida interessante, da vincere: che ne dici?