Il mobile journalism sta vivendo un momento di evoluzione non indifferente.
Questa nuova cultura del giornalismo e della comunicazione. attiva da circa 15 anni, ha avuto molti momenti di crescita, legati a protagonisti, a nuovi hardware, a nuovi software (inteso come applicazioni) o a nuove iniziative e a nuovi media creati in questo periodo. Ora il mobile journalism e la Mobile Content Creation stanno vivendo un momento di assestamento per un motivo diverso: la sua industria sta cercando una sostenibilità economica di lungo periodo. Lo testimoniano i cambiamenti delle app.
Le app cambiano modello di business
Una delle cose più importanti che stanno succedendo è il cambiamento dei prezzi delle applicazioni. L’ho verificato nelle ultime ore con la app di montaggio per il mobile journalism Kinemaster. In passato costava. in abbonamento, 3-4 euro al mese. In questi giorni è passata a 12-15 euro.

Si tratta di un cambiamento spiazzante. Kinemaster, nella sua versione Android in particolare, ha creato una nuova area piena di modelli di video da poter utilizzare per velocizzare la creazione e ha messo a disposizione dei clienti molte funzionalità in più. Tuttavia, il fatto di aver triplicato il prezzo è davvero portatore di smarrimento.
Il caso Filmic Pro
Tantissime polemiche, nell’ambiente del mobile journalism, ha destato la volontà di cambiamento manifestata di Filmic Pro, la principale applicazione per creare immagini professionali con un telefonino.
La app di Seattle pare stia varando un modello di prezzi in abbonamento che, almeno nelle notizie che arrivano dagli Stati Uniti, potrebbero rappresentare un cambiamento davvero molto significativo. Filmic, infatti, è costata, finora una somma attorno ai 15 dollari.
Verrà proposta, da ora in poi, a un prezzo in abbonamento che va dai 2,99 dollari a settimana ai 4,99. Insomma, da 15 dollari una tantum a 240 dollari l’anno. Verissimo che i cambiamenti di Filmic sono considerati davvero importanti e le novità con l’implementazione del cloud (grazie a Frame.io) rappresentano davvero un nuovo futuro, ma il cambiamento di prezzi è davvero stravolgente.
Filmic sta diventando italiana
Oltretutto Filmic sta diventando italiana, anzi è già diventata italiana. Leggi questo post su Instagram per capire meglio.
Alla fine del mese di luglio, quindi, Filmic è stata acquisita dal social tech giant italiano Bending Spoons che ha così completato l’inserimento nel mercato dei contenuti creati con device mobili affiancando Splice, app di video editing veloce già ben sviluppata dalla casa italiana. Alcuni rumor davano anche Alight Motion, app di montaggio video professionale, pronta ad entrare nella famiglia di Bending Spoons, ma ancora non ci sono notizie ufficiali in tale senso.
Interessante il movimento della company italiana che ha mostrato di credere moltissimo nel mercato della produzione dei contenuti in mobilità, ma ora è certo che sta succedendo qualcosa di importante. Il concetto è questo: molte app per smartphone e tablet sono diventate veri e propri software professionali e stanno per terminare la fase di gioventù, quella nella quale una app, anche per crescere, teneva i prezzi bassi.
Le app e il prezzo della Mobile Content Creation
Ora gli investimenti, se vuoi fare il mobile journalist o il mobile content creator, cambiano, ma devi considerare anche il cambiamento delle possibilità che queste app ti offrono. Oltretutto la differenza con le suite di software per computer rimane sensibile a favore delle app per il lavoro in mobilità. A te la scelta, ma stiamo arrivando al futuro della Mobile Content Creation. Un futuro che è pari (e forse migliore) alla produzione dei contenuti con i computer.