CES 2021: la mutazione dello smartphone del futuro

Il Ces 2021 è già alle spalle, anche se i battenti restano aperti per gli accreditati. Per scoprire altre novità, fare networking e continuare a creare un movimento culturale sempre più chiaro sul ruolo della tecnologia. Di cosa stiamo parlando? Beh, del posto che le macchine e i software si stanno prendendo: quello di progettisti e facilitatori del mondo post-pandemico. Uno dei punti di cambiamento del nostro mondo sarà lo smartphone e la fiera che solitamente si tiene in presenza a Las Vegas ce lo ha fatto capire molto bene. Ecco come sarà lo smartphone del futuro.

Da arma di distrazione di massa a strumento di vita

Al Ces abbiamo visto molte cose. Per esempio abbiamo visto lo smartphone diventare flessibile e, perfino, “rollable”. Tradotto dall’inglese, ”arrotolabile”. Non ci credi? Ecco.

I nuovi schermi per personal device

Presto vivremo in un mondo nel quale lo smartphone cambierà il nome e diventerà la nostra interfaccia di collegamento con il mondo per tutte le operazioni. Con schermi adattabili alla necessità e al compito da svolgere e con la predisposizione a proiettare immagini tridimensionali e ologrammi. Ci avviamo quindi abbastanza spediti all’epoca del 6G, come anticipato da Algoritmo Umano qualche tempo fa.

Il rollable della LG è realtà

Per non parlare poi del nuovo concetto di LG chiamato Wing che raddoppia le potenzialità del device in modo sorprendente, facendolo diventare una vera macchina da presa per ogni content creator. Eccolo qui sotto.

Goditi questi tre minuti di presentazione di LG Wing.

Lo smartphone, il nostro custode

Uno dei trend topic del CES 2021 è la privacy e la sicurezza. Beh, a buona ragione. Avevamo già visto schermi flessibili, ma ora assistiamo a una mutazione dello smartphone. Sarà uno strumento che si adatta fisicamente all’uso che ne stiamo facendo. Però c’è di più. Dovremo, infatti affrontare una fase di profondo cambiamento nel rapporto che abbiamo con questo strumento perché diventerà custode dei nostri documenti più importanti, dei nostri dati più intimi, dei nostri certificati di vaccinazione da Covid o da altre malattie pandemiche. Già, sarà tutto lì. È tutto lì. Sapremo difendere la privacy, sapremo conviverci, sapremo creare un mondo che, nonostante la necessità di cedere temporaneamente alcune nostre libertà, saprà proteggere la nostra individualità?

Le difficoltà del cambiamento

Ormai la mutazione della società è irreversibile. Il Covid-19 ci ha fatto capire che siamo tutti realmente connessi e il web che ci apprestiamo ad affrontare ce lo farà capire ancora di più. Lo smartphone sarà al centro di questa mutazione, una mutazione di cui parla diffusamente il libro di Francesco Facchini “Smartphone Evolution”. Il tutto con l’idea che lo smartphone si appresti a essere sempre di più un computer personale, un connettore tra persone, cose, un registratore, un documento, un hard disk personale, un monitor medico con i parametri vitali. Un cambiamento epocale. Siamo pronti?

Per ora non lo crediamo, così come non crediamo alla capacità di vivere la parte digitale della nostra vita come un’estensione della nostra vita fisica. Lo ha testimoniato anche il CES, sul quale Algoritmo Umano continuerà a lavorare. La fiera digitale più grande mai creata nella storia, infatti, ha lasciato molta insoddisfazione negli operatori del settore e anche negli accreditati. Troppi eventi in pochi giorni, troppi pochi contatti veri con gli espositori, troppo caos nei contributi e negli show room virtuali. Poco interesse della stampa che non segue quello che non può vedere e toccare. Già ma quello sulla stampa, sul giornalismo e i giornalisti è un discorso complicato. Lo faremo la prossima settimana in una puntata nel podcast di Algoritmo Umano. Parleremo della situazione tragica dei giornalisti italiani. Vi aspettiamo.

Tutti gli articoli di Algoritmo Umano sul CES 2021 sono qui.

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