Apprendimento del futuro: lo spiega il CES2021

L’apprendimento e l’insegnamento cambieranno per sempre.

C’è lo ha fatto capire molto bene il Ces 2021 nella sua edizione digitale che si è conclusa il 14 gennaio 2021 e che rimane ancora aperto per gli accreditati. L’apprendimento è stato uno degli argomenti maggiormente affrontati dalla fiera di Las Vegas, in questo periodo in cui la didattica a distanza e il cambiamento di paradigma della formazione l’hanno fatta da padrone. Ecco come cambierà il modo di imparare e, di conseguenza, di insegnare, che vivremo.

Intelligenza artificiale e schermi: ecco il nuovo apprendimento

L’hanno che abbiamo da poco salutato, il 2020, è stato l’anno degli schermi e è stato l’anno della formazione a distanza. Ebbene, al Ces 2021 si sono presentate molte realtà che hanno rivisto il nostro rapporto con i display e il nostro modo di vivere il momento in cui facciamo apprendimento. Innnanzitutto si è iniziato a pensare a una maggiore efficienza e facilità d’uso degli schermi e degli strumenti digitali, i quali creeranno sempre di più ambienti virtuali. Stiamo parlando di veri e propri ambiti della casa nei quali studieremo il nostro presente e il nostro futuro grazie a schermi ricurvi e avvolgenti che ricreeranno esperienze immersive.

Il resto lo farà l’intelligenza artificiale, la quale imparerà da noi mentre noi impariamo dal programma che stiamo studiando e dalla materia sulla quale stiamo facendo apprendimento. Come? Con algoritmi adattabili al singolo che capiscano i suoi errori, le sue necessità, i suoi tempi, adattando esercizi e programmi di studio al singolo che si trovano davanti.

Un punto determinante, le telecamere attive

Siamo abituati a sapere che i nostri smartphone o i nostri tablet hanno videocamere. Un po’ meno a pensare che ne avranno una anche i nostri schermi televisivi, di studio e di attività varie. Questi, lo ha detto il Ces, avranno anche delle telecamere attive in grado di osservare i nostri movimenti nello spazio e di trasformare i nostri gesti in comandi. Anche grazie a questi faremo apprendimento di discipline che magari, avranno bisogno di movimenti nello spazio per essere interpretate. Certo, un risvolto negativo esiste e va normato: le telecamere si moltiplicheranno e ci spieranno molto più di prima.

Apprendimento adattivo: ecco il futuro

Tuttavia le macchine ci faranno apprendere in modo perfettamente responsivo alle nostre esigenze quello che realmente ci serve. Un esempio pratico di quello che stiamo scrivendo è Glossika. Si tratta di un’azienda di Taiwan creata da linguisti e poliglotti che ha dato vita a un algoritmo (e quindi a una piattaforma fruibile da tutti i nostri device) con il quale apprendere le lingue in modo rapidissimo, adattivo, basato sulla correzione degli errori, sull’efficienza dei documenti di studio e sui metodi di insegnamento perfettamente tagliati sul singolo che sta utilizzando l’algoritmo di apprendimento.

Michael Campbell, il fondatore di Glossika

Se vuoi sapere di più su quello che è successo al Ces 2021, clicca qui.

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