India laboratorio del futuro

Prima ci hanno pensato Facebook e Amazon, ora è arrivata Google: investirà in India 10 miliardi di dollari.

NEWS. La notizia è del 13 luglio 2020, ma riflette una tendenza che, nei fatti del mondo, va notata e compresa per bene. Ad annunciare l’operazione del colosso di Mountain View è stato nientemeno che il Ceo Sundar Pichai, guarda caso indiano. “Il progetto – ha detto Pichai ai media internazionali – sarà fatto con una miscellanea di investimenti in azioni, partnership, investimenti operativi e di sistema. Pichai ha spiegato questi concetti in un evento online del gigante tecnologico Americano e ha detto che gli investimenti punteranno a dare agli indiani un maggiore accesso alle informazioni, a creare nuove iniziative adatte ai bisogni del Paese e ad aiutare la digitalizzazione del gigante asiatico.

Intelligenza artificiale nel mazzo.

In particolare Google ha fatto sapere che inietterà tantissimo denaro nello sviluppo dell’intelligenza artificiale nei settori della sanità, dell’istruzione e dell’agricoltura in India. Quello indiano si conferma essere un mercato allettante (potenzialmente il più grande del mondo), ma anche un laboratorio del futuro. Se in India funzionano gli esperimenti e le novità delle aziende tech, funzionano dappertutto. A cominciare dalla coniugazione nella vita di tutti i giorni dell’intelligenza artificiale e dell’interazione uomo macchina.

Guarda che caso, ci sono anche Mark e Jeff

Diciamolo chiaramente. I numeri dell’India sono impressionanti e sono quelli della società del futuro. Si tratta di 650 milioni di persone online, di quasi mezzo miliardo di smartphone e di una crescita esponenziale dei connessi. Basti pensare che Vodafone aveva diffuso, alcuni mesi or sono, dei dati per cui i connessi al 4g in India, in alcune popolosissime regioni, aumentavano al tasso del 20% mensile. Per questo motivo ad aprile 2020 Facebook ha annunciato un progetto di investimento da 5,7 miliardi di dollari nella piattaforma di comunicazione LTE Reliance Jio con l’obiettivo di aiutare 60 milioni di imprese indiane. C’è dell’altro: pare che Facebook con la sua Whatsapp voglia provare a creare una piattaforma di pagamento con l’aiuto proprio di Reliance. Il primo a iniziare la corsa è stato Jeff Bezos con Amazon che ha portato a gennaio i suoi investimenti in India a 6,5 miliardi.

Se succede in India oggi, succederà qui domani

L’India è un mercato giovane, reattivo, voglioso di tecnologia a livello consumer per sorpassare le difficoltà sociali di crescita di ognuno. Gli indiani sono, oltretutto, dei giganti nella programmazione e nel coding e hanno livelli di eccellenza nelle università e nelle accademie in questo campo. Mentre il mondo cammina l’India corre e diventa una nazione test per tutte le novità della connessione tra le persone, dell’uso futuro del web, dell’interazione uomo-macchina, del comando vocale del web. Di tutto. Se succede qualcosa in India oggi, succederà ovunque nel mondo domani.

Foto di Free-Photos da Pixabay

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